La Madonna della Corona

La Madonna della Corona
Storia del primo santuario mariano della diocesi di Verona

di Dario Cervato
rilegato | pp. 451 | seconda edizione 2007

 

Dalla presentazione di Padre Flavio Roberto Carraro

“Il Santuario della Madonna della Corona è certamente il più conosciuto e il più frequentato tra i numerosi Santuari veronesi dedicati con diverso titolo alla Vergine Maria. Questa costatazione probabilmente si spiega anche per il fascino del luogo dove è situata la piccola chiesa, arroccata su una roccia impervia come un nido d’aquila, a cui si può accedere, salendo, in spirito penitenziale, a piedi da Brentino con un’ora abbondante di faticoso cammino, oppure più comodamente in macchina fino a Spiazzi, dove un pulmino conduce i pellegrini a pochi metri dal Santuario.

Il motivo tuttavia più importante dell’attrattiva esercitata sui numerosi pellegrini è costituito certamente dalla sincera devozione alla Madonna, rappresentata dall’immagine dell’Addolorata, ai piedi della quale si legge la data 1432. Fin dai tempi lontani quel luogo montagnoso, difficile da raggiungere, fu meta di pellegrini. Può sembrare strano, ma è un fatto che si ripete: i santuari che si raggiungono con fatica sono amati e ricercati perché esprimono l’amore alla persona venerata, la disponibilità a seguirLa e quanto stia a cuore al pellegrino il dono che sta per chiedere. Rientra in questa sensibilità anche il coraggioso gesto compiuto da uno fra i più significativi, illuminati, operosi e celebri vescovi di Verona Mons. Gianmatteo Gilberti, che il 10 maggio 1530, volle recarsi in visita alla venerata immagine.

Col passare degli anni furono compiuti lavori di sistemazione per rendere più facile e meno pericoloso l’accesso all’immagine della Madonna custodita in quel luogo benedetto. Per merito soprattutto del sacerdote Don Giuseppe Cacciatori, già Rettore del Santuario per oltre 25 anni, si realizzò uno scavo nella roccia viva, tanto ampio da triplicare la capienza dell’edificio. Il Santuario così ampliato e rinnovato venne consacrato dal Vescovo Mons. Giuseppe Carraro – oggi Servo di Dio – il 4 giugno 1978, compiendovi l’ultimo gesto solenne del suo episcopato. Negli anni 1979-82 fu promossa una Peregrinatio dell’immagine della Madonna della Corona che potè essere venerata nelle parrocchie della Diocesi veronese, incrementando maggiormente la devozione in molti fedeli.

Non va dimenticata la visita che il Papa Giovanni Paolo II volle riservare al Santuario della Corona il 17 aprile 1988 come significativa conclusione della sua intensa giornata e mezza di celebrazioni, incontri, discorsi con personalità e istituzioni ecclesiastiche e civili di Verona.

Queste notizie, qui fugacemente accennate, vengono ampiamente descritte nella presente pubblicazione, curata dal professor don Dario Cervato, docente di Storia della Chiesa e stimato ricercatore della Diocesi di Verona. A lui va tutta la mia stima e riconoscenza, perché con la sua ampia e diligente ricerca, ci offre spunti preziosi per aumentare la venerazione all’Addolorata Madre di Gesù.

Un pensiero di riconoscenza va rivolto pure all’attuale rettore del Santuario Mons. Giovanni Ottaviani, che ha voluto offrire il presente volume in una veste rinnovata e dal piacevole tono popolare.

Auguro a tutti i lettori di questo volume, interessante sotto il profilo storico, artistico e religioso, di crescere sempre più in una devozione alla Madre di Gesù mediante una conoscenza biblica e teologica della sua imprescindibile presenza nella Storia della Salvezza”.

Padre Flavio Roberto Carraro, Vescovo di Verona, 25 marzo 2007